Cari Soci
Con grande piacere vi racconto del raduno in oggetto, e non uso a caso l’espressione “con grande piacere” in quanto anche questa volta ci sono stati motivi ed eventi positivi interessanti a dispetto di qualche altro meno incentivante.
Le vetture intervenute sono state 6, e sebbene non sia appropriato utilizzare l’abusato detto “pochi ma buoni “, devo dire che il numero esiguo non ha minimante penalizzato la qualità del raduno, la qualità della compagnia di cui hanno beneficiato i partecipanti, la qualità dei fatti , delle cose e persone con cui siamo entrati in contatto.
Difatti le Ville “Palladiane” della riviera del Brenta hanno ben coinvolto ed incuriosito i Soci che hanno partecipato a questo evento particolare, che comprendeva una giornata di navigazione con un confortevole battello per fiumi e canali del Brenta e la visita delle splendide dimore dei patrizi Veneti.
La giornata di sabato trascorsa sulla terrazza panoramica del battello il “Burchiello” ha visto i Soci protagonisti di una originale escursione/navigazione con sosta e visita alle Ville “Widmann” e “Pisani”. I partecipanti hanno rivissuto il percorso dei nobili Veneziani che partendo da Venezia risalivano il canale navigabile del Brenta su lussuosi natanti trainati da cavalli, tra le Ville ed i salici piangenti. Un viaggio suggestivo che attraversando nove ponti girevoli e cinque chiuse, veri e propri ascensori ad acqua, hanno permesso di risalire un dislivello di ben 10 metri esistente tra Venezia e Padova.
Dal mio punto di vista quasi quasi avevano più fascino le ville ancora abbandonate e non restaurate piuttosto che quelle “vive” e quasi perfette nella loro estetica ripristinata ed a volte “over restored “.
Insomma in quelle mura vissute, ed in certi casi decadute, si immaginava la vita della Repubblica di Venezia, le complesse e pittoresche vicende connesse. Una sensazione interessante.
In termini Jaguaristici: non sempre, ma qualche volta, un interno Conolly conservato e con le rughe del tempo o una carrozzeria non perfetta ci danno emozioni altrettanto valide quanto un restauro filologicamente ineccepibile.
La serata si è conclusa con una raffinata cena presso il ristorante Margherita del Relais & Chateaux di Mira e come sempre il nostro Tesoriere Angelo Gasparet ha dato prova di garbato gusto ed equilibrio nella scelta dei vini.
La cena ha mostrato in pieno la peculiarità di questo raduno: eravamo in 11 persone, ma la convivialità e sintonia tra i soci hanno creato un ambiente veramente rilassante e direi familiare;
lasciatemelo dire: un vero peccato per chi non ha potuto far fatto parte del raduno!
Un socio ha battezzato il gruppo “i magnifici undici” ma avrebbero potuto essere ventidue, trentatre o quarantaquattro, e l’atmosfera instauratasi tra i soci del Jaguar Club Italia sarebbe stata identica.
Domenica mattina trasferimento a Piazzola sul Brenta per la visita a Villa Contarini, prestigiosa residenza di ben nove Dogi Veneziani. All’arrivo era ad attenderci una scorta della Polizia locale che ci ha accompagnato sino ai cancelli della Villa in quanto domenica 24 giugno insisteva un mercatino dell’antiquariato, il più grande d’Italia, per cui tutte le strade erano bloccate e non accessibili alle auto; grazie alla sensibilità del Comandante della Polizia del luogo abbiamo ottenuto il permesso di transito con scorta.
Al nostro arrivo davanti alla Villa i maestosi cancelli si sono aperti e le nostre Jaguar hanno potuto entrare e percorrere gli esclusivi vialetti del parco per raggiungere l’imponente scalinata e parcheggiarsi ai lati della stessa quali guardiane prestigiose e silenziose di quel suggestivo luogo dove la bellezza era sovrana in tutti i suoi particolari. Le migliaia di visitatori che quel giorno hanno visitato la Villa hanno potuto anche ammirare 6 bellissime Jaguar schierate come guardie reali a voler significare che se una cosa è bella sta bene in qualsiasi contesto, ed assicuro che le nostre Jaguar erano assolutamente in sintonia con il prestigio del luogo.
La visita a Villa Contarini è stata un tripudio di sale, affreschi, arredi e prospettive architettoniche, che ben poco hanno da invidiare ad altrettante blasonate dimore nobiliari.
Anche in questo caso la guida ci ha fatto gustare ed apprezzare una lunga serie di dettagli e fatti che altrimenti sarebbe stato difficile notare. Come sempre il sostanzioso contenuto culturale nei raduni del Jaguar club Italia, rappresenta una caratteristica di spicco ed irrinunciabile.
Conclusa la visita, una veloce escursione al vastissimo mercatino dell’antiquariato, e poi pranzo di ottimo livello in un ristorante adiacente la piazza.
Al termine siamo ritornati in Villa a riprendere le auto, ma la partenza era pervasa da una strana sensazione, il voler restare ancora in quel luogo incantevole e bellissimo che emanava un suo particolare ed impalpabile fascino per cui i saluti e gli abbracci sono stati lunghi e molto affettuosi, poi in lento corteo siamo usciti dalla Villa tra ali di folla che tutta incuriosita ha potuto ammirare il passaggio delle belle Jaguar.
Ancora un ringraziamento speciale ad Angelo Gasparet che ha curato in ogni dettaglio questo raduno, che si è contraddistinto, diciamolo, per classe e bellezza delle cose che abbiamo potuto ammirare e gustare.
Ed infine non posso esimermi dalla seguente considerazione: sono molto orgoglioso della riuscita di questo evento e spero che lo siano i soci partecipanti ma anche coloro che solo leggono queste brevi note ed apprezzano gli sforzi organizzativi, economici e funzionali del Club.
Per i prossimi raduni rifletteremo non certo sulla qualità degli eventi che di sicuro non cambierà assolutamente ma sulla loro frequenza e distribuzione nell’arco dell’anno in modo da favorire al massimo la partecipazione e conseguente coinvolgimento di un maggior numero di soci.
Massimo Porta
President
JAGUAR CLUB ITALIA